Due mesi intensi, tra eventi collaterali, visitatori artisti, il tutto coordinato alla perfezione da Arianna Forni, curatrice e ideatrice di questa prima edizione della Biennale d’arte di Vigevano.
La scelta di creare eventi collaterali non per forza legati al mondo dell’arte come è stata ricevuta dagli artisti presenti e che risultato ha dato?
L’idea è stata propriamente quella di creare eventi collaterali che parlassero e raccontassero Arte attraverso metodi comunicativi diversi rispetto agli artisti visivi ma che rispecchiassero, con dovizia di dettagli, il senso stretto della parola Arte, amplificandone il messaggio grazie ad arti diverse. Abbiamo avuto spettacoli musicali straordinari: Andy e Saturnino, la serata dedicata al Jazz Day, il DJ set dei Marphill, aperto da Diego (Naiki) e Tiaajack, che ha colorato una notte nel giardino del Castello Visconteo-Sforzesco rendendola davvero straordinaria; si sono esibiti in spettacoli teatrali grandi artisti: Imprevisti su Musura, con uno spettacolo di improvvisazione teatrale che ha fatto sold-out così come lo straordinario Gemano Lanzoni e il suo Giullare a Corte, con Germano abbiamo dato vita anche ad un bellissimo flashmob proprio dopo pochi giorni dall’apertura, è stato bellissimo. Abbiamo approfondito il tema NFTs e Web3 insieme a Co-Meta con un’intensa conferenza in cui si sono alternati artisti digitali e relatori.



Abbiamo portato un nostro format in Piazza Ducale, un talk per raccontare l’arte attraverso temi molto vicini ai cittadini ea tutti gli italiani e gli appassionati d’arte e cultura, lo abbiamo fatto insieme a grandi nomi dello spettacolo, della politica e dell’ arte proprio per avvicinare più persone possibili ad un nuovo modo di osservare e parlare d’arte con una consapevolezza intellettuale superiore. Insomma abbiamo cercato di coinvolgere tutti e tutto quello che viene racchiuso all’interno del mondo dell’arte per dare un primo assaggio, globale nonché generazionale, di quello che possiamo fare per dare una spinta maggiore al mercato stesso, raccontandone gli innumerevoli sbocchi ei vantaggi che solo la cultura, e l’Arte, possono portare al nostro contemporaneo.
Lo abbiamo fatto con la ragionevole certezza che far divertire sia uno dei mezzi di comunicazione più potenti proprio per dare vita a questa rivoluzione pacifica utile a far comprendere quanto l’arte sia necessaria al Mondo intero.
Come hai interagito con i visitatori?
Con passione! L’interazione è stata fortissima, ho sentito e parlato con gente da tutta Europa che si trovava a Vigevano proprio per vedere la nostra prima edizione e conoscere, finalmente, le bellezze di questo territorio straordinario.
Lo scopo è valorizzare questi luoghi, dare ampio respiro alla storia che li accompagna e soprattutto far conoscere Vigevano e i suoi dintorni a tutti!
Sono estremamente soddisfatta dei messaggi che continuiamo a ricevere; ho vissuto molto intensamente questi 54 giorni di Biennale e non vedo l’ora di vivere tutto quello che stiamo già preparando e di cui prestissimo avrete notizia.

Quanto è stato importante scegliere i giusti media partner?
È sempre fondamentale; abbiamo scelto media partner che se la nostra stessa visione volessero seguirci e sostenerci nell’intento di comunicare esattamente il cuore pulsante dietro al nostro logo che, già da ora, possiamo chiamare Brand.
Siamo molto contenti e soddisfatti della passione con cui siamo stati seguiti costantemente e posso dire che il mio intento di “Fare Rete” ha portato esattamente ciò che speravo.
Un bilancio dell’edizione appena terminata, tre scelte che si sono dimostrate vincenti e tre circostanze da migliorare?
La scelta vincente in assoluto è la location: il Castello Visconteo-Sforzesco di Vigevano è straordinaria ed è la cornice perfetta per la Biennale, per il lancio del progetto Art Strategy e per la sua continuità e crescita.
L’inserimento degli eventi collaterali, seguiti dal nostro perfetto regista Andrea Gatti e la sua meticolosa e accattivante produzione video sono il secondo punto di forza. Il piano marketing di Leonardo Borghesi e la dedizione con la quale ha saputo sempre prendere le giuste decisioni nel merito sono state determinanti nella buona riuscita di questa prima edizione.



Siamo un team solido, coeso, appassionato e che, soprattutto, non ha paura di osare e di lavorare. Sono per me una certezza, senza di loro non avremmo potuto essere chi siamo oggi.
Non spendo parole per quanto riguarda il mio operato, questo lo lascio fare a voi!
Per quanto riguarda ciò che c’è da migliorare, beh: c’è sempre da migliorare ma saremo nuovamente capaci di stupirvi e superare le vostre aspettative.
A quando la seconda edizione?
Stiamo già lavorando! Posso dire che presto inaugureremo la nostra sede Vigevanese e che il periodo per la prossima edizione sarà Maggio-Giugno 2025.
Vi aspettiamo!
Sono certo che anche voi continuerete a seguirci partecipando attivamente e lasciandovi coinvolgere sempre di più.
Grazie per il tempo a noi dedicato e ancora complimenti per il risultato più che ottimo legato a questa prima edizione della Biennale d’arte di Vigevano.