Adele Ceraudo vista da Serena Seri.

Adele Ceraudo
Adele Ceraudo

Quando si parla di Adele Ceraudo, la nostra mente è  portata a focalizzare l’ attenzione su opere iperrealiste impattanti per contenuti,forma, tecnica e dimensioni..apprezzate nel mondo, opere che sono state esposte alla Biennale di Venezia nel 2011, che hanno avuto consensi ed apprezzamenti dal Professore Vittorio Sgarbi, da pagine di  giornali internazionali,opere esposte a Osaka,in Australia,in America,come in Europa,in Italia.. ovunque..

Un’ Artista la cui fama la precede..La Lady Bic nell’ Arte..

Io desidero, invece, soffermarmi sull’ Esprit di questa brillante e colta Artista contemporanea italiana che ha fatto delle sue fragilità un punto di forza , e come una brava sportiva, ha da sempre superato il motto di De Coubertin.. perché non e’ importante partecipare,ma vincere! Lanciarsi sempre con emozione a nuove sfide e traguardi vincenti strutturati con determinazione, credo, lucidità, passione, entusiasmo, fatica , massimo sacrificio professionalità..e libero illuminante genio creativo!

Adele Ceraudo già da piccola disegnava, tutto il giorno, tutti i giorni senza freni,senza tempo,senza strumenti importanti,senza..! Ma CON Emozione Pura, ossigeno di vita !

Adele prima dei tre anni già disegnava e disegnava e disegnava con una semplice penna BIC..e da allora disegna con una penna BIC tanto è vero che quando si pensa a LEI la si nomina Lady BIC.

Adele dai tre anni  in poi disegna e disegnava su tovaglie,muri, lenzuola,tovaglioli.. su tutto ciò che poteva accogliere il suo ” preciso ed impattante segno” quasi a trasmettere un messaggio di eternità..in modo quasi autistico, intenso, impattante ma silenzioso..

Cosentina di nascita, frequenta lì il liceo statale artistico con meraviglia  apprezzamento e sostegno dei suoi genitori, che appoggeranno sempre le sue scelte,e dei professori che la invitano a perseverare e coltivare qualcosa di eccezionale che è in Lei..un talento innato,una formidabile passione per il disegno,una creatività alare e disarmante,la creazione dell’ Idea..

Adele già da piccola soffre, e’ segnata intensamente, profondamente e poi ancora soffre per quell’ ambiente chiuso che allora era Cosenza, una città dai “respiri medioevali”..  ” pronta a giudicare ” non capire..pronta a sottolineare la differenza,la condizione ancestrale della donna !

Adele pertanto approda a Firenze, si iscrive ad una facoltà storica di Eccellenza in  Italia la Facoltà di Architettura studiando con massimo profitto e conseguendo Giusta Laurea con  brillanti risultati ; inoltre 

studia con impegno teatro, cinema, fotografia e tutto ciò che è compatibile con la sua versatile creatività amplificata..

Non ha bisogno di cercare uno stile perché Lei, Adele Ceraudo è , Icona di stile!

 Performer, Trasformer,; brillante emanazione di un fuoco sacro innato che è in Lei da sempre, anche se ha iniziato a produrre in maniera professionale dall’ età di 33 anni..

Perché Adele Ceraudo ,da quando è nata, sente che l’ unica cosa che può fare è fare l’ Artista,  ed è quasi una divinazione..

L’ Artista non si diventa, dice la Ceraudo ci si nasce!!!

E l’ Arte, aggiungo, è il suo confessionale,la sua ” Creatura” che adora ed ama con compassionevole attenzione, che coltiva con impegno indicibile, che ascolta le sue lancinanti sofferenze,e sostiene la sua speranza ed il suo Credo.

L’ Arte afferma Louis Bunel è Vita, e la Vita è sogno..

Ecco il primo significato della creatività della Ceraudo

La realizzazione di un’ Idea

La resurrezione ,il superamento di uno stato di indicibile sofferenza , disagio frustrazione..una corsa ad  ostacoli perdurante ma vincente..illuminata dalla forza del suo Ego, del suo Credo, a dispetto di tutto  e di Tutti!

Perché l’ Arte è cosa mentale non è per tutti, è uno stato di grazia,un dono che si acquisisce per diritto di nascita, che va coltivato con  delicatissimo ma perdurante Amore come il respiro della vita..

Dalle quattro alle sette del mattino Adele compone ” forme visive” accompagnata da musica classica.

La musica è derivazione della matematica, la musica è apertura mentale.. concentrazione, permette l’ amplificazione della creatività.

Adele ama la musica classica suonata al pianoforte, e dunque Bach, Chopin, Beethoven.

È risaputo che un neurochirurgo mentre opera ascolta Bach, Chopin,e Beethoven..musiche impattanti che creano il silenzio della mente, la profondità emotiva,la concentrazione totalizzante,la lucidità amplificata.

Adele incentra ogni raffigurazione su di sé, mette se’ stessa dentro l’ opera sia da un punto di vista celebrale sia come immagine, figura, corpo e viso.

Adele come ogni persona dalla ” corteccia” ruvida a volte tagliente, presenta una profonda.. ipersensibilità.

Inoltre ogni persona che” urla” ha fragilità incredibili che vanno coltivate..

Crede nel superamento della condizione umana,in particolare della donna,e tutta la sua sintassi creativa è incentrata sulla Donna.

Non sono importanti ‘ i buchi neri ‘.. ma i percorsi di rinascita vincenti; tappe, battaglie che le hanno permesso di riscattare la sua vita,la sua immagine attraverso un estenuante e faticoso percorso nel quale crede totalmente, a volte aiutata dalla filosofia buddista, un percorso con sé stessa ed il mondo esterno.

Prima di parlare la Ceraudo disegnava e disegnava, e questo modo di esprimersi, quasi autistico, la estraniava dalla socializzazione e la concentrava su sé stessa e sul disegno, acquisendo note positive e conferme sempre più importanti dai suoi insegnanti e genitori dall’ età prescolare sino ai 18 anni.. 

da un punto di vista formativo della personalità il supporto emotivo è importantissimo..

avere punti di riferimento permetterà l’ artista a non sentirsi mai totalmente abbandonata a sé stessa; al contrario le permette di acquisire il ” respiro della vita”.

I suoi genitori in particolare il padre,del quale ha un accorato ricordo,la madre e la sorella, il cane che accresce una preziosa sensibilità.

Il contesto cosentino non  consente pero’ alla ragazza che frequenta lì il liceo artistico statale di andare,  oltre..!

il contesto cosentino è un ambiente scuro ed oscuro, quasi medioevale ,con retaggi,ed opinioni opprimenti soprattutto nei confronti della donna,un credo cattolico impositivo.

Ed ecco il ” volo”.. l’ approdo a Firenze ad Architettura.

Adele se inizia a creare con imprinting a partire dall’ età di  trentatré anni, disegna , con in mano una bic, su lenzuola, tovaglie, tovaglioli da quando è nata.

Ritiene,da sempre, che dovrà fare l’ Artista, perché questa non è un’ illuminazione ma un diritto di nascita, un diritto divino!

Per lei non c’è spazio per altro se non quello di fare l’ Artista.

Questa sua consapevolezza è sempre più radicata in lei, sempre più forte..consapevolezza che le dà coraggio e forza, determinazione, intensità ed è vissuta con massima lucidità.

Sa che il percorso sarà difficile ed impervio ma non impossibile..e l’ importante è arrivare..arrivare..ma dove arrivare?!?.. perché, sembra facile, ma il suo percorso è fatto di onde..ogni onda  sale in alto poi  scende e dopo

 un’ onda un’ altra,poi un’ altra ancora..

Ecco un altro punto di forza dell’ Artista..la perseveranza!

Ha carattere fermo, risoluto, perseverante e vuole vincere non partecipare.. perché è stata anche una sportiva,un’ atleta e sa cosa vuol dire la sofferenza,il sacrificio, l’ abnegazione..

Il segno preciso è l’ Architettura che glielo fornisce.

La fotografia è il focus tridimensionale, curato ,  quasi maniacale, attorniata da fotografi di prim’ ordine.

Ecco! Attraverso la selezione degli scatti fotografici , perviene all’ Idea, idea che viene trasferita su carta da Fabriano A3 con una BIC,  e su tela.La concentrazione massima è attraverso la musica di Bach, Chopin.. perché un certo tipo di musica tiene alte e vibranti le sinapsi..

Una concentrazione attiva e profonda che permette il contraddittorio con sé stessa, mentre cammina,la criticità proattiva e costruttiva.

La rielaborazione degli ideogrammi danno vita allo step successivo …ovvero la creazione e la parte pittorica

 attraverso processi di scannerizzazione, tecnologia avanzata e digitalizzazione.

Ogni rappresentazione è al femminile : per la Donna, a favore della Donna e degli Uomini che apprezzano incondizionatamente la DONNA!

Anche l’ ispirazione rinascimentale, Leonardo Michelangelo ed ogni artista dell’ epoca nonché i tre secoli che si susseguono, sono fonte di ispirazione della Ceraudo accanto ad immagini religiose che in qualche modo vengono reinterpretate ..in chiave femminile.

Queste ultime rappresentazioni

sono quasi una ” dissacrazione” dell’ originaria immagine attribuita all’ uomo e pertanto la Donna Vitruviana, la Crocefissione al Femminile.

Strabalta concezioni iconoclastiche, esalta concetti quasi ” blasfemi” .

Un tempo la sua città natale la abbandonava..Oggi la stessa le riserba un’ accoglienza festosa con oneri, onori fasti ed applausi.

La Ceraudo oggi è Artista riconosciuta nel mondo..

Tra premi ed attestazioni di stima, come quella rilasciata dal Professore Vittorio Sgarbi alla Biennale di Venezia nel 2011, così Expo a Osaka, Australia, America, Europa.

Il genio creativo ed il talento esplosivo dell’ Artista superano ogni aspettativa con brillanti performances sempre più impattanti, traguardi sempre più ambiti.

La Ceraudo sottolinea la ricerca valoriale e l’ affermazione dell’ essere umano, in particolare della Donna risultati ottenuti con dignità e sofferenza.Incanti poetici che esprimono la magia della Vita, dell’ essere  venuti al mondo.

Un racconto dell’ invisibile sussurrato nel silenzio..dove la linea di demarcazione tra visibile ed invisibile è e si rende traducibile attraverso la poesia dell’ intreccio, nell’ immagine del silenzio, dove assenza è presenza.

La sua creatività esplora le relazioni tra Artista e Pubblico, il contrasto tra i limiti del corpo e le possibilità della Mente Umana.

Le è stato chiesto, credo di ricordare, cosa vorrebbe come culmine di successo..

Credo che abbia risposto un Nobel per l’ impegno dell’ Arte nell’ Arte.

Ed è quello che noi tutti auspichiamo che avvenga.

Ad maiora semper!

Serena Seri

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