‘Sulle note di Igor Stravinskij e della sua musica dodecafonica per certi versi si snoda l’ indicibile , struggente dualismo del pensiero del pittore surrealista belga
René Magritte ; tema espresso non solo in quest’ opera, ma riflessione più ampia che riguarda essenza ed esistenza..ragione e sentimento, realtà cruda e riflessione eterea.

Con sagace autoironia, effetti tridimensionali impattanti.. Magritte sovverte le aspettative,gioca con le convenzioni e nello spettatore crea l’ empasse , le délire..
Bref!
Scatta il corto circuito!
Il tempo si arresta.. perché lo sguardo entra nella tela e lì si ferma!
La “nuvola ” è tutto quello che Magritte auspicava.. ma che non poteva realizzare..
Ecco pertanto il macigno opprimente che si impossessa della sua reale esistenza, i plumbei colori , che riflettono il distacco ,lo spleen , melanconico silenzio.. solitudine interiore ma opprimente..
La nuvola è l’ espressione di eterea leggerezza dai toni chiari con assonanti e dissonanti trasparenze cromatiche, trasparenze che suggeriscono o fanno intuire, l’ auspicabile..
L’ opera suggestiva ed enigmatica gioca con l’ ambiguità dell’ immagine emblematica e metaforica; sfida la percezione della realtà e la mette in totale discussione.. esplora l’ inconscio, il sogno ..l’ irrazionale..la soggettività dell’ oggettività..!
Crea una sorta di ” estraniamento” dalla contestualità corrente..che stimola la perdurante riflessione dello spettatore oltre lo spazio del tempo!
Oltre il muro!
Al di là della Realtà
Ma sotto il macigno!

Tout court..la pesante esistenza..un mare sempre scuro, cupo , surreale incredibilmente increspato..con onde in contrasto spumeggianti, la mancanza di serenità, anche se all’ orizzonte una lieve luce rosata fa capolino :
una fievole speranza…
Il titolo dell’ Opera.”.Idee Chiare.”. è quanto mai esplicativo..
Il Maestro..entra ed esce da sé stesso..entra ed esce dalla tela come uno specchio nello specchio ..assurge alla sintesi del suo pensiero.. espresso con tale tecnica e tematica pittorica.. l’ oggettiva estrapolazione della soggettività, un tema esistenziale inquietante.. dipinto con lucidità e sofferenza..
una sfida incisiva espressa nel rapporto ” sospeso” tra immagine e realtà..
La ” grammatura” del pensiero, la suggestione dell’ enigma irrisolto consegnato al Fruitore come domanda provocatoria in attesa di esiti …
Afferma Magritte
« La realtà non è mai come la si vede: la verità è soprattutto immaginazione. » e ancora..
« Quanto al mistero, all’enigma costituito dai miei quadri, dirò che era questa la prova più convincente della mia rottura con l’insieme delle assurde abitudini mentali che generalmente sostituiscono un sentimento autentico dell’esistenza.”

Ogni sua opera è da leggersi come un’allusione ossessiva e compulsiva all’impossibilità di conoscere veramente la nostra essenza e quella degli oggetti che ci circondano, che sembrano ricoperti quasi da un velo misterioso.
L’enigma del mistero sospeso resterà sempre un quid irrisolto nella mente dello spettatore..
tra immagine e parola, percezione e suggestione.
Che il dribbling abbia inizio
e con esso il viaggio ..”
Serena Seri
Opera commentata
” Idee chiare” di René Magritte