Mariella Rinaldi vista da Donatella Consonni.

Mariella rinaldi
Mariella rinaldi

l piacere di condividere un pensiero artistico-

Ho scritto questa recensione a Mariella, poiché da artista e giornalista un poco mi ritrovo nel suo percorso- Mariella Rinaldi Apprezzare un’artista, in un incontro occasionale ad una collettiva d’arte, significa aver colto l’essenza di un linguaggio pittorico accattivante e non scevro di comunicazione profonda.

I suoi dipinti sono icone del passato che si mescolano in spazi che si intersecano fra geometrie, in bianco e nero o quadrati scomponibili, che accolgono una superiore e speciale armonia alla Mondrian, per poi far emergere in primo piano il sogno onirico dell’artista. Geometrie e dettagli che hanno un’estensione concettuale dall’astrattismo di Mondrian a quello lirica di Vasilij Kandinskij, ben lontana da quell’Espressionismo che si serviva della deformazione fisica per raggiungere i propri risultati.

Nella tavolozza dei colori della Rinaldi colgo una prima scelta di tinte fondamentali che sciamano, felicemente, in un degradare ,sollecito e non banale, sviluppando, di conseguenza, percorsi emotivi forti o transitori.

La storia dell’umanità transita tra bene e male, fra luci e ombre. In un logico componimento artistico emergono forme ancestrali che trasmettono il lezioso movimento dei moti dello spirito di Mariella, quasi molesti verso quella facile routine ,che poco definisce del profondo pensiero umano.

Che dire?

I suoi quadri parlano di lei, del suo carattere: diretto, chiaro, senza se o ma. Le sue opere sono il baluardo di uno spirito forte che immerge il fruitore in un appagante e, sempre, nuovo modo di vivere le emozioni.

Donatella Consonni

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Mario Stefano e la sua visione, perché non mostra più le opere terminate su internet.

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