Il quadro “The Pope’s Dream” di Felipe Cardeña rappresenta il volto di Papa Giovanni Paolo II immerso nel classico sfondo floreale tipico della produzione dell’artista.
Fiori, ma anche frutti, pesci, uccellini, farfalle riallacciano l’elemento umano a quello naturale, simbolo dell’unità divina della Creazione.
Nella parte alta del quadro, a sinistra, si staglia lo stemma pontificio di Papa Giovanni Paolo II, elaborato a mosaico, nel quale si può distinguere la tiara papale in alto, la croce al centro, e, in basso a destra, la “M” maiuscola, voluta da Wojtyła come simbolo della sua devozione alla Madonna.
Sempre nella parte alta del quadro, ma a destra, si vede invece un’immagine votiva della Vergine con in mostra il suo cuore immacolato.

Elementi che mettono in luce l’intensa devozione del Pontefice alla Vergine Maria, come era rafforzato anche nel motto del già Cardinale Wojtyła: “TOTUS TUUS”.
Il titolo, “The Pope’s Dream”, ha invece diversi significati.
Il primo, e più palese, è la rappresentazione fantastica del “sogno” di un mondo a immagine divina (“Dio semina sogni e il suo, la pace, lo presta agli uomini di buona volontà”, disse una volta Papa Giovanni Paolo II): il sogno, dunque, di un mondo in pace, dove la natura è libera, armonica e rigogliosa, protetta dalla presenza della Vergine e dalla sua partecipazione al progetto di Redenzione di Dio.
Ma, a voler scavare più attentamente, si potrebbe trovare anche una curiosa coincidenza all’interno della stessa biografia dell’artista: la prima mostra in assoluto a cui Felipe Cardeña è stato invitato a partecipare, infatti, risale al 2005, si intitolava “Miracolo a Milano”, e si apriva proprio con un ex voto dedicato a un Karol Wojtyła apparso in sogno e portatore, appunto, di un miracolo.
Ecco allora che “The Pope’s Dream” può apparire come la chiave per aprire una finestra sull’inconoscibile e sul mistero del rapporto tra l’uomo, la natura e il divino.
A.M.