Fabrizio e Dori di Mariella Rinaldi – FINALISTA- Premio Fabrizio De André – sezione PITTURA.

Mariella Rinaldi
Mariella Rinaldi

Fabrizio de André ha cantato l’amore, la guerra, l’amicizia.

A lungo De André ha evitato di cantare dal vivo, decisamente non si sentiva un  uomo di spettacolo.

Grazie a Dori Ghezzi, nel 1975 si esibirà nel suo primo storico concerto a “La Bussola”.

I versi delle sue canzoni, le citazioni e gli aforismi ci hanno regalato una visione nuova sul mondo, la vita, la libertà, l’amicizia e l’amore.

L’opera  “Fabrizio e Dori” di Mariella Rinaldi è ispirata a una  delle sue celebri frasi:

“Gli arcobaleni d’altri mondi hanno colori che non so. Lungo i ruscelli d’altri mondi nascono fiori che non ho.”

Ecco che, con il suo stile inconfondibile , l’artista  rappresenta i due compagni di vita insieme all’ inseparabile Chitarra.

Tutto si trasforma, come la fotografia fissa l’attimo, un’opera d’arte può raccontare due anime…con i loro colori, le loro sfumature  e il loro mondo.

Citando un verso di “Amico fragile” scritta dal cantautore in una notte di eccessi , dopo aver rifiutato la compagnia di chi pretendeva , ma non ascoltava: – “Pensavo: è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra” pensiero che diventa fruibile anche per un’artista come Marinella, basta sostituire la chitarra con la tela…

L’arte di Mariella riesce a rendere attuali e immortali i soggetti che sceglie di ritrarre, che arrivino dal passato o dal presente, entrano in un mondo cromatico parallelo, che l’artista crea ogni volta che impugna il pennello…

Fabrizio viveva in un mondo tutto suo, schivo e talentuoso, paroliere sensibile, spesso non si trovava a suo agio in ambienti preconfezionati, nei quali doveva interpretare un ruolo non suo.

Osservando l’opera, ripresa da una foto in cui lo sfondo e monocromatico,  appare evidente che la l’ambiente scelta dall’artista sia più affine all’anima del grande cantautore, i simboli, colori e un dettaglio che Mariella ha aggiunto ,non presente sulla foto:

De Andrè cantava la vita che spesso appariva ricca di sfumature , ma grigia, la sua anima, però, era a colori…

L’immancabile sigaretta che chi ricorda Fabrizio De Andrè non può non collocare che tra le sue labbra…

Pubblicato in collaborazione con James Castelli

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