Paesaggio notturno
Tecnica: olio su tela
Misure: 100×200
Anno: 2011
Schiva, magmatica, poliedrica, indiscussa regina italiana di un’attitudine che nel marasma postmoderno si è andata definendo come pop-surrealista, Elena Rapa continua a rappresentare un unicum nel panorama estetico nostrano.
Non v’è limite nell’uso dei supporti usati dall’artista per poter plasmare i suoi universi tesi tra l’onirico e il fiabesco, quest’ultimo ambito sovente declinato nei toni più cupi e minacciosi; ma è su tela che la pittura corposa, addirittura carnale, di sicuro tattile di Elena Rapa esprime appieno la sua dirompente carica espressiva.
Le dimensioni magniloquenti di Paesaggio notturno estrinsecano lo spettro tanto pulsionale che immaginifico dell’autrice, che muovendosi nelle misure generose del perimetro trova lo spazio ideale per la costruzione di una prospettiva, meglio ancora baratro, multidimensionale in cui l’azione si svolge su piani narrativi che esulano dalla linearità logico-narrativa, acquisendo la valenza di una mesmerica fluttuazione.

Sostanzia la tela un alone perturbante anche in virtù dei toni brumosi usati nel concepire l’atmosfera predominante e i contorni limacciosi delle figure, che insieme inscenano una lisergica e intossicante evocazione, resa appena sostenibile da un vorticare di foglie che si frappongono e spezzano le sparute fonti di luci, scandendo l’iridescenza di un prisma che Elena Rapa destreggia come un’alchimista, una fattucchiera cromatica.