Per realizzare Osvaldo , Paolo Pastorino si è liberamente ispirata al fumetto di Walt Disney del 1927 , “Osvaldo the lucky rabbit”. creato un anno prima di Topolino, che da lui prese non poche analogie grafiche.


La scultura riproduce in chave minimal le forme di un coniglio stilizzato , il cui carattere ci riporta ad un’altra analogia famosa: il concetto dell’inesorabile passare del tempo che in “Alice nel Paese delle Meraviglie”, sembra non avere il BianConiglio perennemente in ritardo.


Osvaldo, rappresenta, quindi, la fugacità del tempo e l’importanza di vivere ogni momento con meraviglia e sorpresa.
Una perfetta crasi tra passato e futuro, tra il mondo dei fumetti e il mondo dell’arte contemporanea.
Questa scultura nasce per darci l’opportunità di esprimere il bambino che vive in noi, pronto a meravigliarsi e emozionarsi anche di fronte alla più piccola delle cose .
L’opera entra a pieno diritto nel movimento ArtToy, che si basa sull’idea di creare arte a partire dai fumetti e dai cartoni animati.
Con il termine Art Toys o Urban Toy si intendono quei giocattoli da collezione, spesso prodotti in edizioni limitate, realizzati prevalentemente in plastica e vinile ma anche in legno, metallo, stoffa e , appunto , ceramica.



Questo nuovo filone dell’arte contemporanea e del collezionismo ha dato vita ad un vero e proprio universo di personaggi unici ed iconici, realizzati da artisti, grafici ed illustratori.
Fai tesoro del passato per guardare al futuro
Osvaldo riesce ad interpretare Icone del passato come personaggi del presente, con la stessa semplicità con il quale un bimbo sceglie il suo costume di carnevale…



Inutile ricordare che gli Art Toys sono prepotentemente entrati a far parte di collezioni esposte in prestigiosi musei e in spazi urbani, consacrando questi giocattoli a vere e proprie opere d’arte.
A dare il via a questa nuova forma di collezionismo è stata senza dubbio la cultura asiatica, per essere più precisi La loro comparsa risale al 1995 quando l’artista Raymond Choy, fondatore della Toys2R di Hong Kong, diede vita alla prima serie di Qee (ancora oggi in produzione).
