“Come tanti soldatini” di Massimo Bardi.

Massimo Bardi
Massimo Bardi

Massimo Bardi  spesso non da titoli alle sue opere, trova difficoltà a darne, lavora di getto, ha dentro un’idea che si trasforma in un’opera  ma non in un titolo.

Quando ha creato Come tanti soldatini lo fece in un periodo nel quale perse il lavoro circa 10 anni fa.

Lavorava in un’azienda da 35 anni, azienda che poi diventò una multinazionale, senza preavviso , da parte integrante di un gruppo divenne solo un numero e nonostante fosse considerato un lavoratore modello, pensarono bene di licenziarlo.

Dall’alto ci sono sfere dorate, per Massimo Bardi l’oro in questi lavori rappresenta il valore dell’anima di un’individuo, sfere dorate che fanno un percorso, con principi sani, che spesso vengono visti e considerati, in maniera diversa trasformandosi in nullità, ed ecco il colore nero a fine percorso.

Ognuno di noi è oro quando serve, e diventa carbone una volta che chi ha saputo sfruttarci non ha più nulla da toglierci…ed è allora che dal bilico della vita, scivoli e cadi….

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