Torna a Torino per la III edizione THE PHAIR da venerdì 27 a domenica 29 maggio 2022  Padiglione 3, Torino Esposizioni 50 espositori tra gallerie italiane ed estere

Torino The Phair 2022
Torino The Phair 2022

Da venerdì 27 a domenica 29 maggio 2022 torna a Torino The Phair, rassegna internazionale dedicata all’immagine ideata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini, per la sua terza edizione. The Phair è un neologismo che è allo stesso tempo un manifesto, sintesi di Photography e Fair, un appuntamento annuale che celebra il linguaggio della fotografia e le sue molteplici forme.

Parteciperanno alla manifestazione gallerie italiane e straniere, alcune di esse impegnate nella realizzazione di collaborazioni inedite, che presenteranno progetti espositivi condivisi, riflessioni originali e indagini sull’universo femminile, sul corpo e sulla natura.


Gli espositori, i progetti

Ampio spazio è dedicato da alcune gallerie a immagini e narrazioni femminili. Le ritroviamo nel peculiare progetto, inedito in Italia, di Patrick Willocq – Boomo Bialé & The Walés, intitolato I BeKoZ You, Atto 1, proposto dalla galleria VisionQuest 4rosso: si tratta della testimonianza, condotta insieme ad alcune donne congolesi, di una generazione di donne sopravvissute all’oppressione patriarcale.

La galleria Erica Ravenna presenta una selezione di opere di tre artisti di differenti generazioni, volta a riflettere sulle diverse declinazioni dell’immagine del corpo femminile, modulato attraverso l’uso e la manipolazione del medium fotografico.

I tre artisti esposti a Torino saranno: Tomaso Binga (1931), nome d’arte di Bianca Pucciarelli Menna, che utilizza lo pseudonimo maschile dagli anni ’70, dall’inizio della sua attività artistica e, attraverso gli scatti di Verità Monselles, enuncia il proprio corpo come elemento linguistico, fondando un alfabeto corporeo che mina con sovversiva ironia le logiche costitutive del lessico patriarcale; Gino Marotta (1935 – 2012) che ha riprodotto fotograficamente immagini iconiche della storia dell’arte su plastica per evidenziare le contraddizioni di un nuovo sistema culturale derivante dal boom economico e Donatella Spaziani (1970), che attraverso autoscatti lavora ad una visione intima del paesaggio, facendo del proprio corpo la misura dello spazio e della relazione con il mondo.

E ancora donne nella selezione di Alessia Paladini Gallery grazie ai lavori di Carolle Bénitah, Tina Cosmai e Lynn Saville, le cui opere hanno come trait d’union il processo di liberazione femminile. Anche Gagliardi&Domke, con Révoltes intime di Aurore Valade, propone una serie di fotografie dedicate all’universo femminile. 

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Tra i temi emersi nelle proposte delle gallerie, inoltre, una riflessione sul corpo, su come culturalmente lo intendiamo, lo viviamo e sui suoi significati. La Galleria del Cembalo, propone una selezione di quattro fotografi che hanno esplorato in modi diversi e personalissimi il tema del corpo.

Due nomi eccellenti come Paolo Gioli e Paolo Pellegrin, affiancati da due artiste dotate di estrema sensibilità dello sguardo: Karmen Corak e Cristina Vatielli, quest’ultima con immagini inedite.

Due uomini e due donne, approcci e tecniche diverse con immagini intense che trasmettono emozioni. I corpi sono protagonisti anche dell’esposizione di A pick Gallery, che partecipa con una selezione di Esmeralda Kosmatopoulos, Mario Schifano e Laura Quiñonez. Anche Crumb Gallery esporrà le opere di tre artiste che hanno al centro il corpo femminile: Cinzia N. Rojas, con Perimetri di ghiaccio, Letizia Battaglia, con Corpo di donna, e Sélène de Condat, con L’hôpital des poupées

Un ulteriore ambito di riflessione è legato alla natura, al confronto tra paesaggio naturale e paesaggio umano, tra primitivo e tecnologico. C+N Canepaneri con il progetto LANDSCAPE presenta tre artisti e tre diversi modi di concepire il paesaggio, che in modo ambivalente esclude ma allo stesso tempo include e infonde energia. Per Alberto Garutti il paesaggio è visione che unisce, per Stefano Cagol è una immensa e potente risorsa da salvaguardare e per la più giovane Gillian Brett il paesaggio si reinventa grazie a una rivincita dell’uomo sulla tecnologia.

La galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea insieme a Montoro12 propone le opere di Paolo Baeza Pailamilla, Simona Cametti, Monica Carocci e Steve Sabella, i quali mettono in scena il paesaggio naturale, facendolo dialogare con la storia dell’uomo.

La galleria MARCOROSSI artecontemporanea presenta un progetto monografico sull’artista norvegese Rune Guneriussen, le cui fotografie generano un affascinante connubio tra natura e oggetti. 

Infine, una serie di riflessioni originali, sperimentali, il cui obiettivo è sempre proporre visioni inedite della realtà. La galleria italo-inglese Ncontemporary partecipa alla fiera con due artisti che dialogano sulla nozione di potere e su diversi tipi di controllo: Salvatore Vitale, con Decompressed Prism, un progetto di ricerca iniziato nel 2020 e ancora in corso, che esplora le dinamiche di potere celate dietro i sistemi di monitoraggio e di sorveglianza; Paolo Ciregia con E.U. e Alfabeto ostile ci muove a riflettere su ciò che percepiamo come anomalo, deturpante sull’isonomia nelle città contemporanee.

Per The Phair 2022 la Galleria Enrico Astuni propone il progetto Thomas Florschuetz / Maurizio Nannucci. Thomas Florschuetz (Zwickau, 1957), nel 1987 ha ricevuto il primo premio per la nuova fotografia europea a Francoforte e nella serie Jets ha esplorato con la lente della sua macchina fotografica le qualità tattili e morfologiche della superficie di velivoli dismessi, mentre Maurizio Nannucci (Firenze, 1939) ha sempre indagato il rapporto tra linguaggio, scrittura e immagini visive. alberto damian | a gallery without walls espone le fotografie di Ron Galella – il più famoso paparazzo della storia della fotografia – e di wowe (Wolfgang Wesener) – fotografo tedesco attivo a New York a partire dagli anni ’80 – a tre personaggi che hanno trasformato il mondo dell’arte: Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat e Keith Haring.

La galleria Weber & Weber presenta per l’edizione 2022 di The Phair tre artisti: Omid Hashemi con la serie Life and Death of Marina Abramovic racconta la vita di Marina Abramovic dall’infanzia serba fino al suo lavoro di performance artist; Ugo Ricciardi, con la serie Nightscapes presenta un progetto che nasce dall’interesse verso il misticismo di luoghi sia naturali che architettonici e Sylvie Romieu, come altre donne, nella storia recente dell’arte, sceglie di non rivolgere al mondo ma di puntare la macchina fotografica verso (contro) di sé nel progetto Le Tableau de Jo. E ancora: la galleria Il Ponte presenta le opere di Luca Maria Patella e Rosa Foschi; la galleria In Arco le opere di Alexander Rodchenko e le polaroid di Yasumasa Morimura; Crag Chiono Gallery espone i lavori inediti di Alessandro Fabbris ed Elisabetta Mariuzzo, quelli di Enrico Smerilli, Filippo Bosso, accomunati dalla volontà di indagare con la fotografia ciò che sta al di là del mero soggetto rappresentato. 

L’evento si terrà, anche per la terza edizione, presso lo spazio del Padiglione 3 dell’ex centro fieristico di Torino Esposizioni, progettato da Ettore Sottsass senior nel 1938 con la collaborazione di Pier Luigi Nervi. L’area di quasi 4mila mq ospiterà con The Phair 50 espositori.

L’elenco completo degli espositori sarà reso noto nei prossimi mesi sul sito www.thephair.com

Da martedì 24 a domenica 29 maggio 2022, in occasione di The Phair, torna a Torino la seconda edizione di TORINO PHOTO DAYS, la rassegna interamente dedicata al linguaggio della fotografia e alle sue forme. Per una settimana, gallerie e istituzioni culturali della città apriranno le loro porte, proponendo a un pubblico di addetti ai lavori e di appassionati mostre, esposizioni ed eventi.

Ludovica Sanfelice

ludovicasanfelice@gmail.com

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