Sabato 24 luglio ore 19 00 Oblong Contemporary Gallery inaugura un nuovo Spazio Espositivo a Forte dei Marmi

Paola Marucci si è trasferita da oltre venti anni a Pietrasanta ed in tutto questo periodo, giorno dopo giorno, ha cominciato ad appassionarsi in maniera viscerale all’arte, con particolare riguardo alle sculture.
Entrare in un laboratorio di marmo od in una fonderia di bronzo è una esperienza unica e quando ti emozioni di fronte a certe situazioni vuol dire che vale la pena seguire la passione, e da qui che nasce l’idea , insieme a Emanuela Venturini , Architetto, di aprire la galleria Oblong.

Questo nuovo spazio, dedicato all’arte, anch’esso sulla via principale della cittadina versiliese, Via Carducci, è il terzo a Forte dei Marmi, il quarto se consideriamo anche la Galleria aperta a Dubai.

In occasione dell’inaugurazione ,verranno presentate le sculture in Aluflexia di Tiziana Lorenzelli con l’intervento segnico dell’artista Agostino Ferrari.

Il lavoro artistico di Tiziana Lorenzelli si fonda su due principi: il primo è la ricerca di materiali, dovuto ai suoi studi di architettura; il secondo è una naturale predisposizione verso l’arte e in particolare la scultura.

Secondo il primo punto, la sua ricerca l’ha portata a ideare un materiale composto essenzialmente di alluminio che lei stessa ha progettato e che usa per le sue recenti sculture. Il materiale a cui ha dato il nome “Aluflexia” è molto duttile, leggero e pur avendo uno spessore minimale ha una versatilità d’uso paragonabile a quella che si può ottenere maneggiando della carta, ma con il vantaggio che “Aluflexia” mantiene la forma che l’operatore gli imprime.

Tuttavia è il secondo presupposto, la sua naturale inclinazione all’arte, che ha portato Tiziana a realizzare delle forme libere da sovrastrutture e riferimenti storici che possono considerarsi minimaliste. Osservando queste masse sfaccettate, che ricordano reperti naturali e a cui Tiziana dà il nome di “pepite”, viene da pensare a meteoriti esplosi nel cosmo e attratti dalla gravità terrestre.

Il colore oro di queste “pepite” ricorda che sin dai tempi più remoti l’oro ha avuto la capacità di attrarre gli esseri umani e assumere valenza sacrale. È stato usato nei riti e negli addobbi religiosi, a differenza del ferro non si ossida quindi è simbolo dell’incorruttibilità, molte popolazioni costruivano idoli d’oro che poi adoravano. Il colore giallo-oro è luce solare, quindi è simbolo di energia, calore, vita.

Osservando queste sculture dal colore aureo si sente l’emanazione di una forte energia.
Sempre le cose primarie richiedono un maggiore impegno psico-fisico e in queste “pepite”. Tiziana ne ha profuso parecchio.

La mia collaborazione all’opera di Tiziana consiste nell’inserimento di un riferimento antropico sotto forma segnica su alcune di queste “pepite”, cercando di non snaturare il lavoro di Tiziana ma aggiungendo alle stesse un segno pre-significante come un’impronta.

Agostino Ferrari