E’ durante il Lockdown del 2020 che l’artista inizia la sua riflessione sull’ idea di intimità e mobilità
La sovrapposizione tra spazio geografico-fisico e la posizione elettronica implica una presenza relazionale al contempo emotiva e sociale ed è quella che possiamo chiamare “Intimità Mobile”.
Nella svolta intima della mobilità sono state senza dubbio le donne le più coinvolte. Ciò è amplificato dal ruolo del telefono cellulare come tecnologia di prossimità sia strumentale che simbolica di erosione tra pubblico e privato.
Partendo dalla propria esperienza personale l’artista esplora questo concetto in chiave femminista.
Le opere presentate in mostra raffigurano dei selfie realizzati per intrattenere rapporti intimo-erotici che nell’atto di essere riportati su tela diventano analisi della propria condizione emotiva.
Il selfie è un mezzo che ha reso accessibile a tutti l’ autorappresentazione che in quanto autodefinizione è di per se’ azione politica.
Gli scatti fotografici, poichè nati per viaggiare online, sono rigorosamente senza volto, farne un progetto artistico autobiografico significa metterci la faccia.



E’ un modo per detabuizzare le chat erotiche ma anche un invito alla riappropriazione del proprio corpo come luogo del sè, alla presa di coscienza della propria identità che equivale a presa di coscienza delle tante e mai definite identità possibili.
L’eros, esplicito nelle opere, è quella forza che se da una parte ci rende liberi al contempo ci lega e ci radica, a noi stessi prima che all’altro, alle nostre passioni o ideali per i quali ci impegnamo a lottare ogni giorno.
La tecnica pittorica, estremamente realistica rispecchia una profonda necessità di verità. Partire dalla consapevolezza di ciò che si è e di ciò che si ha è la chiave per attuare un “reale” cambiamento prima personale e poi sociale.
INTIMITA’ MOBILE di Glenda La Rocca
Dal 10 al 13 Maggio presso ArtMall
Via Torino 64 – Milano
Dal mercoledi al sabato dalle 19:00 alle 24:00
Prenotazione: info@artmallmilano.com
Segnalato da Paola Fiorido