Matteo Sarro, giovane e virtuoso artista beneventano, eleva un pensiero ispirato sul supporto, vivificando la materia: sublima, attraverso un scelto e essenziale contesto cromatico, la significanza di un incontro tra due persone, “che non lascia via di scampo” …
L’autore ferma questo istante erratico, dandogli corpo attraverso l’adozione di materiali, che rimandano la naturalezza e il ricordo (come la farina) , e di varie tecniche.

L’osservatore allora trasla se stesso addentro un connubio serrato, nel quale l’autore suggella questa laiason privilegiata, in cui i pensieri sono unicamente rivolti all’altro. Paure e dubbi ammiccano presenti, nella parte razionale come nella parte alta della tela.
Matteo Sarro crea un’intensità artistica fatta di sottili velature, che si appropriano delle dinamiche amorose mentali e animiche; altresì colma il marmoreo e freddo soggetto con la veridicità di un mano artistica eletta.