Idea Art è uno spazio dedicato alla condivisione di “buone idee per la mente” e soprattutto di buona arte.
Ed è questo lo spirito con cui si ripropone ogni mese l’appuntamento a Dortmund, Germania, con la galleria Atelier Alchimia Arte di Vito Centonze.
Professore di materie artistiche , fotografo, curatore, scrittore, Vito ha deciso di aprire i suoi spazi a collettivi fotografici in cui, in linea anche con lo spirito di Idea Art, fotografi noti e meno noti vengono selezionati per la qualità dei loro lavori.
La collaborazione con Vito nasce di fatto con la partecipazione al primo collettivo di ottobre con un paio di lavori fotografici e da allora non si è interrotta.
Tra interviste e gallerie fotografiche ogni mese Idea Art ospita la nuova collettiva che rimaneesposta per tutto l’arco del mese.
Questo mese cinque i fotografi, Vito Centonze, Linda De Luca, Mario Cucchi, Antonio Moramarco e l’ospite speciale Ray Morrison, fotografo e creativo eclettico legato al mondo del fashion system e noto a livello internazionale.
Attraverso l’intervista doppia del 12 dicembre abbiamo avuto modo sia di visitare virtualmente l’atelier in compagnia di Vito e visionare le opere esposte sia abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con Ray Morrison.
Nel presentare l’atelier si sono ribadite le motivazioni e le finalità per cui Vito ha deciso di aprire le porte del suo atelier ad altri artisti e fotografi, italiani e non solo.
Raimondo Rossi vero nome di Ray Morrison ha invece condiviso con il pubblico di Idea Artla sua prospettiva su linguaggi fotografici e non solo.
Questa chiacchierata si è dipanata tra ricordi familiari, fatti di viaggi e “esplorazioni fotografiche”, tra foto di ritratto come esplorazione dell’essere umano nella sua eterogeneitàe il confronto tra il panorama fotografico-culturale italiano ed estero.
Sì è messo in luce l’importanza di crescere all’interno di un contesto in cui la fotografia è presente con i suoi rituali e ritmi.
Soprattutto è risultato evidente, qualunque sia il contesto in cui il fotografo lavora, l’importanza di sviluppare il proprio punto di vista, il proprio sguardo fotografico, anche viaggiando e incontrando contesti culturali diversi, adattandosi ma anche proponendo le proprie idee.
