Vania Elettra Tam: “POP OVER THE TOP” di Carlo Micheli.

Vania Elettra Tam
Vania Elettra Tam

In occasione del cinquecentesimo anniversario leonardesco, Vania Elettra Tam ha accentuato gli aspetti anacronistici, surreali ed ironici del suo lavoro, proponendo sorridenti reinterpretazioni dei capolavori vinciani.

Perciò, trasformandosi in una sorta di “reporter atemporale” in vena di scoop, ha dipinto alcune tele immaginando di trovarsi nell’atelier di Leonardo, mentre i soggetti dei suoi quadri si apprestano a posare per il Maestro, circondati da un esercito di sarti, parrucchiere, manicure che ne curano maniacalmente il look.

Ha perciò realizzato dipinti dal sapore decisamente “pop”, dove le figure sono inserite in campiture geometriche di vari colori, quasi si trattasse dei modelli in carta utilizzati nelle sartorie per realizzare le creazioni di moda. In alcuni lavori inoltre, ha ipotizzato che il grande genio, inventore e soprattutto anticipatore di progetti ormai entrati nell’uso comune, sia di fatto il “padre di tutte le invenzioni”.

Pertanto, ribaltando la realtà temporale, ha rintracciato in alcuni oggetti di uso quotidiano la matrice leonardesca, attraverso sovrapposizioni spassose e surreali.

L’uomo vitruviano è dunque messo in parallelo con la forma della moka, così come lo spaccato del sistema circolatorio umano è posto a confronto con quello della caffettiera.

Ormai senza briglie, le stramberie di Vania galoppano, osando accostamenti a dir poco inconsueti: tra la Madonna e la planetaria, tra un’aureola e il disco di un vecchio telefono, tra Il profilo di Isabella d’Este e un’abat jour.

Proiettatasi nello studio di Leonardo durante il backstage preparatorio per la raealizzazione della Gioconda, rappresenta la modella circondata da uno staff comprendente un’anacronistica parrucchiera armata di asciugacapelli elettrico e un’improbabile aiutante occhialuta che, a sottolineare l’ambiguità di Monnalisa, la sta sbarbando.

Opere godibilissime, giocose, caratterizzate da una tecnica minuziosa e preziosa, che sembra talvolta contrastare con l’immediatezza delle immagini, ma che di fatto esprime il complesso procedimento concettuale che sottende tutte le opere di Tam.

L’arte di Vania è così: complessa nella fase di gestazione come un romanzo russo, ma efficace e immediata come uno slogan pubblicitario.

Carlo Micheli

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