Stefano Bombardieri, l’Arte di stupire…

stefano bombardieri
stefano bombardieri

Qualche anno fa ricordo bene il mio stupore quando , una volta a Pietrasanta, mi trovai davanti ad una scultura che ritraeva una balenottera a grandezza naturale , tirata da un bambino ….

STEFANO BOMBARDIERI artista italiano , il grande pubblico ha imparato a riconoscerlo per le sue sculture , che spesso includono la fauna selvatica come soggetto, come: balene, rinoceronti, coccodrilli ed elefanti., ma il suo lavoro è concettuale è caratterizzato da un grande mix di creativi , che vanno dalle grandi sculture alle installazioni video.

Per conoscere meglio l’Artista gli abbiamo fatto qualche domanda :

Quando hai compreso che la scultura  sarebbe entrata nella tua vita?

Capire che l’arte avrebbe fatto parte della mia vita è avvenuto in maniera del tutto naturale, essendo figlio d’arte ho vissuto l’ambiente artistico sin da bambino accompagnando mio padre a mostre,  frequentando il suo studio e quello di suoi amici e colleghi.

Da dove viene questa tua passione per gli animali  che spesso sono protagonisti delle tue opere ?

A casa avevo molti libri ed enciclopedie sugli animali, passavo ore a sfogliarle e i primi disegni li realizzai cercando di riprodurre gli animali che più mi attraevano, spesso mio padre mi portava allo zoo cittadino e sicuramente il mio amore per gli animali è nato lì.

Quale è stata la prima scultura che hai creato ?

La prima scultura che ho creato credo sia stata quella di un cane bracco sdraiato con delle lunghe orecchie, mio padre mi fece addirittura realizzare un piccolo bronzo insegnandomi la tecnica del bronzo a cera persa.

Come scegli un soggetto da ritrarre ?

Scelgo un soggetto in base alle emozioni che mi trasmette e se è funzionale all’idea che ho in mente, in opere dove spesso l’animale rappresenta una metafora, legata all’uomo e alle sue problematiche, al tempo e alla sua percezione, diventa essenziale il contesto, la postura e l’espressione stessa del soggetto che scelgo.

Hai spesso realizzato opere monumentali, cosa vuoi trasmettere attraverso le tue installazioni ?

L’opera monumentale moltiplica la sua forza emotiva, la grande dimensione supera le barriere cognitive ma anche culturali, colpisce direttamente il nostro “IO” più profondo.

Credo che nessuno di fronte ad una balena di 20 metri o un rinoceronte grandezza naturale possa rimanere indifferente, in questo modo l’opera monumentale diventa in qualche modo una lente di ingrandimento sul mondo.

Quanto è importante la comunicazione nel mondo dell’arte ?

La comunicazione nell’arte, nella moda, nell’imprenditoria come in qualsiasi altra  attività, è fondamentale, direi che in molti casi diventa più importante del prodotto stesso, è essa stessa un’arte.

Mi racconti un aneddoto che ti fa sorridere se lo ricordi , inerente alla tua carriera?

I prima anni della mia carriera, quando mi davo un grand da fare girando per mostre collettive portando le mie prime opere monumentali mi è capitato durante l’allestimento di una di queste di percorrere una strada di campagna piuttosto stretta affiancata da un fosso sul cui margine esponevano uno vicino all’altro, sui propri cavalletti, una serie di pittori locali, sennonché la coda della mia balena che sporgeva dal mio furgone colpì il primo, poi il secondo è poi, come un effetto domino, il resto dei quadri sul margine facendoli precipitare nel fosso…. più che divertente drammatico ma la scena è stata esilarante.

Che ruolo ha il gallerista nel 2020?

Il gallerista è una figura fondamentale anche nel 2020, è il tramite tra artista e cliente, deve saper catturare l’attenzione dell’avventore attraverso la conoscenza dell’opera dell’artista che propone, il suo ruolo è quasi quello dello psicologo, le persone amano l’arte perché in qualche modo cercano un completamento di loro stessi e il gallerista deve proporre i giusti tasselli che compongono questo puzzle emozionale.

Cos’è per te l’arte ?

L’arte è un dono, un privilegio, è l’interpretazione e la trasformazione di tutto ciò che mi circonda, è il mio mondo parallelo, la mia medicina.

Grazie Stefano per l’attenzione riposta nelle risposte alle nostre domande.

Alessio Musella

Intervista in collaborazione con Oblong Art Gallery

Exit Urban Magazine ha dedicato la Cover del numero di Agosto 2020 a Stefano Bombardieri

www.exiturbanmagazine.it
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