Sergio Bigolin: il senso dell’Arte…

sergio bigolin
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In un Mondo dell’Arte sempre più orientato verso la tecnologia e il digitale, abbiamo deciso di intervistare Sergio Bigolin, lncisore e pittore, esperto nelle tecniche legate a l’acquaforte, l’acquatinta, la puntasecca e il bulino.

CHE STUDI HAI FATTO?

Ho una laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne. Quando avevo 16 anni, ho avuto la fortuna di conoscere Giovanni Bernardi, un grandissimo incisore, con il quale è iniziata un’assidua frequentazione che mi ha permesso di avvicinarmi al mondo dell’incisione e della pittura e di incontrare moltissimi grandi artisti contemporanei. Successivamente ho frequentato per molti anni  la Scuola Internazionale di Grafica e la Scuola Libera di Nudo presso l’Accademia di Belle Arti, entrambe a Venezia. Ho avuto il privilegio di seguire alcuni corsi di acquerello tenuti da Pedro Cano.  

PER PARLARE DI ARTE E’ NECESSARIO AVERLA STUDIATA?

Credo aiuti molto, perchè si ha una visione più ampia e completa che permette di comprendere aspetti, caratteristiche, sfumature di un’opera. All’università scelsi un piano di studi dove letteratura e arte avevano un ruolo importante.
PER VENDERE L’ARTE E’ NECESSARIO AVERLA STUDIATA?

Questa domanda è strettamente collegata alla precedente. Per poter vendere l’arte, bisognerebbe essere competenti,onesti e quindi credibili e affidabili. Purtroppo non sempre è così.

Acquerelli – Carnet Di Viaggio In Grecia

UN ANEDDOTO CHE RICORDI CON IL SORRISO.

Ne avrei tantissimi! Ricordo con affetto l’emozione e lo stupore della prima volta che vidi la mia lastrina stampata da Giovanni Bernardi.

COME SCEGLI GLI ARTISTI DI CUI PARLARE?

Devono piacermi, indipendentemente che li conosca oppure no. Mi piace comunque approfondire la conoscenza, soprattutto di quegli artisti, anche del passato, che non conosco.

QUANTO CONTA IL CURATORE PER UNA MOSTRA?

E’ fondamentale, per la buona riuscita della mostra stessa! E’ scontato che dovrebbe avere una buona esperienza.

COS’E’ PER TE L’ARTE ?

E’ una domanda molto difficile! L’arte è un insieme di tantissime cose, dove la parola “emozione” occupa un posizione molto in alto nella loro gerarchia. Ci sono poi “abilità”, “creatività”, “originalità”, “conoscenza”, “intuizione”, ecc.

Due rimasugli di colore o due macchie di acquerello cadute per caso su un pezzo di carte, non saranno “arte”, ma molto spesso mi fanno provare una certa emozione.


SE POTESSI ANDARE INDIETRO NEL TEMPO, CON QUALE ARTISTA TI PIACEREBBE INTERAGIRE E PERCHE’?

Non mi dispiacerebbe incontrare De Pisis per l’essenzialità e la forza della sua tavolozza o Morandi, per il minimalismo dei suoi acquerelli.

Sarebbe bello parlare degli impasti di colore anche con Giorgione o Tiziano.

COSA PENSI DELL’EDITORIA DI SETTORE?

E’ importantissima, soprattutto per la divulgazione. Qualche volta la pubblicazione è più bella dell’originale stesso, perchè l’editore sa esaltare certi  dettagli che la visione d’insieme a  volte riduce. Ovviamente la competenza costa e al giorno d’oggi, purtroppo, l’aspetto economico diventa un elemento fondamentale.

Grazie per il tuto tempo Sergio

Alessio Musella

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