L’artista veneziano è l’ideatore dell’azione che ha fatto muovere i militanti di EXTINCTION REBELLION (XR) – già impegnati in azioni di protesta in tutto il mondo – in modo capillare in tutta Italia ( Ottobre 2021)
«Con l’installazione “The voice OFF the Planet” l’artista ha affrontato per la prima volta la questione ambientale con lo scopo di incoraggiare una presa di responsabilità in merito a tutto ciò che riguarda l’inquinamento, la crisi climatica e la sesta estinzione di massa – quel disastro che ormai tutti iniziamo ad avere sotto gli occhi».
L’azione è stata progettata da mesi, è stato fatto anche un tutorial sul come installare le teste in cartapesta senza danneggiare i monumenti.
Tutto è andato bene, soltanto a Firenze un gruppo è stato fermato e ostacolato nella notte. Come con Banksy, quando è stata apposta la X sulla bocca del Naufrago bambino, anche in questo caso il gesto è stato preceduto da una fase di studio che permettesse di non compromettere l’opera esistente.
Se a Milano la cosa sembra non aver suscitato grande scalpore e a Bologna, Roma, Torino, Palermo, Padova e Verona le opinioni sono state contrastanti, a Napoli, la cosa sembra aver divertito.
A Venezia, invece, la cosa sembra essere stata presa con uno spirito assolutamente diverso. Molti inizialmente hanno attribuito l’azione ai NO GREENPASS e solo pochi hanno ricondotto il progetto a motivazioni di carattere ambientale.
Un politico lo ha addirittura epitetato come un «Cretino» e ha annunciato l’intenzione di acquisire la registrazione delle telecamere per consegnare alla giustizia gli autori di quella che è stata definita una bravata, anche se era piuttosto evidente che gesti del genere non attendono a lungo una rivendicazione.
Se non si comprende un’azione, inutile giudicarla…, una volta preso atto del significato, ben vengano le critiche….