Maria Jole Serreli e l’Arte…

MARIA JOLE SERRELl
MARIA JOLE SERRELl

Quando penso ad un Artista poliedrica non posso che immaginare Maria Jole Serreli , pittrice, scultrice, fiber artist , (una forma d”arte che coinvolge materiale costituito da fibre naturali o sintetiche , come tessuti o filati, che mette al centro della creazione il lavoro manuale da parte dell’artista e performer, capace di coniugare i differenti linguaggi dell’arte contemporanea con il suo stile personale e sempre riconoscibile.

Avrei potuto scrivere molto su di lei, ma ho preferito lasciare la parola a lei , ponendole qualche domanda per capire i suoi mille perchè…

Il tuo primo contatto con l’universo dell’arte?

Avevo sei anni: in prima elementare maestra Margherita, mentre si faceva un laboratorio di disegno, ci spiegó cos’era l’arte. Ne rimasi talmente affascinata che a distanza di quarant’anni quel ricordo è ancora vivo.

Quando hai deciso che l’arte sarebbe stata parte integrante della tua vita?

Non l’ho mai deciso veramente. L’ho vissuta, la vivo e la vivrò in modo naturale finché sarò in vita.

La tua prima opera?

Avevo 4 anni e disegnavo cavalli utilizzando  come supporto i cartoni dei pacchi della pasta Barilla.

Cos’è l’arte per te?

La cura che mi permetterà di diventare immortale. 

Cos’è la performance per te?

La performance nell’arte è la verità dell’artista. Nella performance io racconto me stessa,  cosa che non faccio mai nel resto   del mio lavoro. 

Cosa vuoi trasmettere quando crei?

Solo un abbraccio emozionale, poi aspetto. Quell’abbraccio mi viene sempre restituito. 

Mi parli dell’importanza della Cina nella tua vita?

Il territorio, la cultura e l’arte cinese mi hanno rapito. Sono profondamente innamorata. Spero di invecchiare lì!

Un aneddoto che ricordi con un sorriso? 

Un giorno, tanti anni fa, una persona mi ha detto che viaggiare e vivere esperienze artistiche nel mondo non mi sarebbe servito a niente. Sosteneva che al mio rientro in Sardegna nessuno lo avrebbe ritenuto importante. Sorrido ancora quando ci penso, perché non aveva capito che viaggiare e vivere quelle esperienze era estremamente importante per me! 

Quanto conta la comunicazione nel mondo dell’arte? 

La comunicazione è fondamentale, di massima importanza per una proficua crescita artistica.  

Qual è il ruolo del gallerista oggi per te? 

Il gallerista serio è quello che sa guardare verso il futuro e investe nella crescita dell’artista, consapevole che l’investimento non andrà perduto. 

E del curatore?
Ti dò quasi la stessa risposta. Il curatore giusto, oltre ad essere ben preparato, è quello che crede davvero in ciò che produci, è sincero e motivato. Capace di raccontarti in modo appassionato perché conosce intimamente il tuo mondo artistico, che non ti fa sentire un oggetto qualunque e investe nella tua crescita artistica consapevole che il suo investimento non andrà perduto.

Mi ritengo fortunata: lo puoi valutare grazie alla mia personale attualmente in corso all’Exmà di Cagliari., A CASA MIA AVEVO TRE SEDIE, A CURA DI SIMONA CAMPUS

Grazie davvero per il tuo tempo, a presto

Alessio Musella

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