“Il progetto “Hitchcock” nasce da un’antica passione, di quelle autentiche, che ti arricchiscono.”

E’ un personale tributo da parte dell’artista al grande Maestro inglese che ha inventato il cinema, l’ha disfatto e poi ricostruito, ha lasciato un patrimonio inventivo, ironico e tecnico che ancora oggi è oggetto di studio.
Alessandra Politi scolpisce forme di mondi lontani, ma la prima sfida che si è posta è stata quella di riuscire a bloccare in un’immagine sola, statica, l’intera emozione di un film.

“Un unico fotogramma che colga l’essenza di 90 minuti“
E allora ecco che iniziano ad apparire Il telefono di “Delitto perfetto”, il teleobbiettivo de “La finestra sul cortile”, la chiave di “Notorius” ne sono ottimi esempi.
La seconda sfida da affrontare per Alessandra è stata il cercare di essere coerente con il concetto hitchcockiano di realismo.
All’artista non interessano i dettagli della scultura, perchè è consapevole del rischio di cadere nella decorazione è dietro l’angolo, un corvo per essere inquietante non ha bisogno di occhi…
Hitchcock è un genio che della suspanse ha fatto la sua vita, se l’è vissuta addosso autoproducendo “Psycho”, contro il volere di tutti, che poi si è rivelato il suo più gran successo.
Da sempre Alessandra sostiene che anche un artista dovrebbe fare così, uscire dagli schemi comodi e avventurarsi per percorsi non battuti, perchè , in fondo ,la sperimentazione è una componente essenziale per l’Arte.
Ma “IL GENIO NERO” , nella sua semplicità apparente, non è un progetto “facile”, unire due mondi , Il cinema e la scultura , può sembrare banale, ma solo chi ama entrambi può provare ad unirli.
Alessandra Politi ha contattato e iniziato una corrispondenza con la Sig.ra Tippi Hedren, che in più occasioni le ha fatto i complimenti per le opere, sfortunatamente non ha potuto presenziare all’inaugurazione della mostra.
L’attrice della quale fu colpito Alfred Hitchcock per le sue movenze, l’eleganza del volto e dai capelli biondi, tutte caratteristiche dello stereotipo dal regista che ritrovò in lei una valida erede della sua attrice-musa per eccellenza Grace Kelly, che dopo essere divenuta Principessa di Monaco nel 1956, aveva dovuto abbandonare il cinema, apparentemente per sempre.
Il MAESTRO DEL BRIVIDO non esitò ad affidarle il complesso ruolo di Melanie Daniels, protagonista del suo nuovo e atteso film Gli uccelli (1963)
L’Artista ha creato 12 sculture, Hitchcock ha girato 54 films….come andrà a finire?
SUSPENSE
Questo articolo l’ho scritto in pratica a 2 mani con Alessandra, perchè ho ripreso un suo testo, riscrivendolo in parte in terza persona e inserendo un pò del mio …
