Gaia Bianchi, Curatrice e Gallerista!

gaia bianchi
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Ogni Gallerista ha una sua storia da raccontare, ancor di più se è anche Curatore.

Oggi conosciamo meglio Gaia Bianchi Partner www.bianchizardin.com

Primo incontro con l’arte

I miei genitori sono collezionisti, la casa in cui sono cresciuta è stata la mia prima scuola d’arte e sicuramente all’inizio della mia cariera il loro gusto mi ha influenzata ma anche insegnato che l’arte fa parte del nostro quotidiano.

Per parlare di arte è  necessario averla studiata?

Penso che necessaria sia la passione e la volontà di approfondire gli argomenti. Sicuramente un background di studi artistici facilita.

Per vendere l’arte è necessario averla studiata?

Mi ricollego alla risposta precedente e aggiungo che il ruolo del gallerista è quello di valorizzare i propri artisti e veicolare al pubblico il messaggio che vuole essere comunicato. Trasferire passione  e creatività facilita l’empatia con il cliente.

Un aneddoto che ricordi con il sorriso

Per inesperienza e troppa fiducia nel prossimo, alle prime armi nel settore art advisory, ho contribuito a far circolare le foto di un quadro importante che poi è stato tolto dal mercato. La mia senior mi avrebbe uccisa! Ho imparato a prevedere ogni scenario e a tutelarmi con mandati di vendita esclusiva e nda.

Come scegli gli artisti di cui parlare?
Mi devo innamorare dell’idea dell’artista.

Quanto contano i social oggi nel mondo dell’arte?

Considerando il momento storico i social hanno acquisito ancora più importanza e nel settore dell’arte sono fondamentali in quanto la distanza fisica ha levato tutte le attività di relazione con il pubblico.

Come scegli gli artisti da proporre?

Con Andrea Zardin abbiamo valutato di procedere seguendo un progetto editoriale ben preciso. Incontriamo gli artisti e chiediamo loro di presentare dei lavori che possano essere inseriti nel filone da noi scelto per quest’anno.

Vale a dire la ricerca del proprio se.

Che cosa è per te l’arte?

L’arte è un linguaggio universale che non si esaurisce mai e si evolve declinandosi in mille sfaccettature.

Se potessi andare indietro nel tempo, con quale artista ti piacerebbe interagire e perchè?

Mi piacerebbe moltissimo poter conversare con Alighiero Boetti e assorbire tutto ciò che lo ha portato a sviluppare il suo stile e a condividere la sua passione per l’Afghanistan.

Cosa pensi dell’editoria di settore?

Siamo bombardati quotidianamente dall’editoria digitale ma nel nostro settore le buone pubblicazioni sono sempre più ricercate e diventano loro stesse delle piccole opere da collezionare.

Grazie Gaia

Alessio Musella

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