Artista siciliano, nato a Mazzarino classe 74, che ha fatto delle tradizioni della sua terra il leit motiv del lavoro artistico.
Il suo lavoro mi è piaciuto dal primo momento, per creatività e soprattutto per l’attaccamento alla sua splendida terra: La Sicilia .
Ph in copertina articolo di Tullio Fortuna
Exit Urban Magazine gli ha dedicato la Cover di Gennaio 2020

Conosciamo meglio Domenico Pellegrino :
Quando hai capito che avresti dedicato la vita all’arte?
Da quando sono nato, ero il bambino che da piccolo diceva che voleva fare l’artista. Sono cresciuto con un papà pittore, tra le sue tele e pennelli. Disegno da sempre.
Ho frequentato il liceo artistico e l’accademia e adesso oltre alla mia professione di artista, insegno arte ai ragazzi delle scuole medie.
Quale e stata la tua prima opera,?
Kore e Kuros, stampa digitale. Una collezione di corpi che fotografavo utilizzando uno scanner da me modificato, che dava vita ai miei Kuroi.
Stampati su banner di grandi dimensioni hanno fatto la loro prima uscita pubblica come installazione urbana nella città di Palermo, installate nelle torri dell’acqua.
Scelti dunque i modelli, maschi e femmine indifferentemente, Domenico li sottoponea scansioni febbrili, esponendoli alle luci calde e fredde che virano il colore o all’uso di lenti che ne deformano le sagome, per accorgersi con sorpresa che lo scanner, tutt’altro che inerte, reagisce alle differenti cromìe dei modelli: se biondi o bruni, tatuati o pelosi, trasponendoli in una fantasmagoria di colori, in un’estrema e quasi voluttuosa deliquescenza, che testimoniano appunto il trascorrere dell’ordinario nel mondorarefatto degli archetipi, dei totem, dei tratti maculati della Sindone.
Qui le figure – come nei mosaici bizantini, ieratiche ed astanti- levitano nell’aria, assumono l’aspetto d’esseri pietrificati nel mezzo del loro movimento, creano le arcane atmosfere che è possibile rinvenire in certi brani sontuosi dell’Endimione di John Keats.
E, nel contempo, bizzarre e chimeriche bellezze si evidenziano, dove le singole parti attingono inedite proporzioni,gli elementi solidali si dissociano, le masse carnose divengono, quasi in assenza di gravità, imponderabili.
Come Narciso, che nel lago rispecchia, oltre la propria immagine, l’intero universo, fatto d’astri, di piante e d’animali, anche in queste opere gli spettatori, forzati a identificarsi nelle tregende dei corpi, nell’allucinazione degli specchi, si riconoscono infine elementi inalterabili del cosmo, dove ciò che si corrompe rinasce, reintegrandosi in nuovi cicli vitali. Dalla nota critica di Aurelio Pes
Ph Giuseppe Mazzola Ph Mario Virga Ph Salvo Emma
Cosa vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Il mio lavoro è strettamente connesso alla mia terra, la sua storia millenaria, le civiltà che si sono susseguite, i colori, gli odori, i sapori e le tradizioni sono elementi forti che hanno determinato il mio percorso artistico. Innovare la tradizione, per vivere un diverso presente è quello che trasmetto con le mie opere, linguaggi POP per raccontare temi forti come le migrazioni, la situazione del Mediterraneo, l’accoglienza, la multiculturalità, l’amore, la bellezza.
Come è vissuta l’arte nella tua sicilia?
L’arte è Sicilia.
Perdonatemi se utilizzo una definito così forte, ma ovunque poniate il vostro sguardo sarete invasi da una bellezza dirompente.
Cresciamo a pane e bellezza.
Che ruolo ha oggi il gallerista?
Tante nuove sfide attendo tutto il mondo dell’arte e come noi artisti ci misuriamo con i cambiamenti anche il gallerista cambia il suo modo di lavorare.
Tutte le figura nel complesso mercato dell’arte sono importanti, il gallerista deve sempre di più affermare il suo ruolo fiduciario con i collezionisti.
Quanto è importante la comunicazione oggi?
Connessioni e contaminazioni.
Due elementi che hanno pregi e difetti.
Gli strumenti di comunicazione che abbiamo oggi a disposizione rispetto a qualche decennio addietro sono incredibili, forti e potenti.
Consentono di far arrivare la propria arte a molti. Una foto su instagram delle mie opere mi rende orgoglioso, mi piace quando il pubblico si fa un selfie davanti ad una mia scultura o ad una installazione luminosa, adoro raccogliere i commenti degli spettatori.
Nello stesso tempo questa diffusione spasmodica di immagini porta anche ad una dispersione delle identità.
Raccontami un aneddoto che ricordandolo , ti regala il sorriso
Un sorriso felice emozionato spunta sempre sul mio volto quando racconto della mia opera Cosmogonia Mediterranea e del momento nella quale l’ho immersa sotto le acque del mare di Lampedusa.
Opera dai vostri contenuti evocativi, ha suscitato nel pubblico presente una emozione così forte che un gruppo di bambini ragazzi non hanno esitato a tuffarsi in acqua e a nuotare sopra l’installazione che luccicava con le sue luci sotto acqua.
Come ha reagito la marvel quando hai deciso di “contaminare” i super eroi con le tradizioni della tua terra?
Occorrerebbe chiederlo a loro.
Cos’è l arte per te?
L’aria.
Grazie Domenico,
Ph Antonio Musotto Ph Giacomo D’aguanno ph Tullio Fortuna
ho imparato molto sulla tua splendida Sicilia, leggendo le tu risposte ..