Andrea Collesano, dalla china alla scultura.

andrea collesano
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Andrea Collesano classe 1980.
L’elemento marino, la natura e gli animali sono sua principale fonte di ispirazione, nelle sue opere a china , come nelle sue sculture non c’è traccia di presenza umana , ma solo animali come sospesi. Senza tempo. Come sogni.
Abbiamo fatto qualche domanda ad Andrea per comprendere meglio il suo personale approccio all’arte

Il tuo primo approccio all’arte?
Sicuramente mi porto dietro la passione per l’arte da quando sono bambino . Il saper disegnare bene da piccolo mi faceva sentire speciale , sapevo fare bene una cosa che non tutti gli altri bimbi sapevano fare. ( D’altra parte non ero un bravo giocatore di pallone e non venivo mai scelto per fare le partite al campetto 🙂  ) L’arte è nel mio caso strettamente collegata alla figura animale. Sin da piccolissimo ho allacciato un rapporto di vera curiosità ed amore con il mondo animale . Ho sempre cercato il modo di ricreare con i miei disegni di bimbo quelle strane e bellissime figure zoologiche … da lì ad oggi non ho mai smesso questa ricerca .  E poi mio padre era un appassionato di arte e antiquariato , i primi approcci con le cose belle le ho avute sicuramente seguendo lui.

Quando hai deciso che sarebbe entrata nella tua vita?
È stato un percorso naturale , ho seguito la mia passione per il disegno e per l’arte frequentando il liceo artistico di Lucca e dopo l’accademia di belle arti di Firenze ( senza essere ostacolato dalla famiglia che spesso storce il naso per la scelta di scuole che , secondo la maggior parte delle persone , non ti danno certezze sul lavoro futuro … oggigiorno poi il mondo del lavoro è talmente complesso che invito tutti a seguire gli studi che danno una soddisfazione personale, il fare le cose per cui si è veramente portati è fondamentale per una buona riuscita ) . Ho avuto costanza nel non smettere mai di seguire la mia dote fino a perfezionarla nel tempo. Non avevo in mente che questo sarebbe poi diventato in effetti il mio mestiere ma così é stato. 

Qual è la prima opera che hai creato?
La prima opera creata , quella che mi ha folgorato e che mi ha fatto capire la mia strada è stata una piccola balena realizzata su un foglio di carta vecchia , fatta con una penna a china , così per passare il tempo …  Ho capito con quel disegni di aver trovato quello che sarebbe stato il mio stile artistico degli anni futuri. 

Come scegli i soggetti?
Il mondo animale è talmente vasto che ho l’imbarazzo della scelta … spesso mi lascio guidare dai sogni notturni, o, vivendo immerso nella natura , dagli incontri che faccio durante le mie camminate in campagna o sul mare . Le balene e gli elefanti in effetti non li vedo spesso , loro si,  sono frutto del mio mondo inconscio e onirico 

Che rapporto hai con la scultura ?
Non molti sanno che amo esprimermi anche con questa nobile arte . Il fatto di plasmare la cera informe fino a renderla “ figura viva “ nel bronzo mi fa sentire padre , ogni volta , di una nuova creatura . Mi ci affeziono , amo toccare il bronzo e invito ogni volta i miei collezionisti a fare lo stesso. Le sculture accarezzare , negli anni, cambiano lievemente colore , comunicano con le loro sfumature . Le mie sculture sono fatte interamente e solo dalla mia mano , nascono senza un bozzetto preparatorio , sono di piccole dimensioni perché ho la possibilità di poterle gestire senza interpellare terze persone. Sono per me fonte di divertimento e farle mi rilassa, seguo dal primo all’ultimo passo il loro processo di nascita fino alla patina finale. Scelgo una tiratura minima di ogni opera per dare al cliente un pezzo più pregiato e unico . Ho realizzato balene, rinoceronti, mante, tartarughe, polpi  … e continuerò a farle anche in futuro !

Quanto conta la comunicazione?
La comunicazione è il mio tallone d’Achille credo ! Non sono bravo a gestire i social come si dovrebbe , aggiornare il sito ecc ecc ! Per fortuna i miei lavori comunicano molto anche da soli con un passaparola invisibile e a portarli in giro per il mondo ci sono le gallerie d’arte . ( In particolare modo sono legato a Miami dove sono già cinque anni consecutivi di esposizione presso le più importanti fiere d’arte contemporanea con la Barbara Paci Art Gallery )

Disegno o scultura ?

Il disegno e la scultura sono strettamente legati . Un bravo disegnatore è sicuramente portato alla scultura , chi disegna conosce il senso della proporzione e della tridimensionalità . Io sono un amante del disegno da sempre ma quando sono particolarmente ispirato e ho voglia di divertirmi prendo la cera e inizio a modellare una figura . Il disegno mi trasporta in un luogo di pace , riesco ad estraniarmi dallo spazio e dal tempo , non esiste più niente quando comincio un lavoro su carta. La stessa cosa con la scultura che però poi ha bisogno di un impegno ulteriore per la finitura , la collaborazione con la fonderia , la produzione della gomma per la tiratura, la scelta della patina finale  … 

Raccontami un aneddoto che ricordi con il sorriso 
Più che un aneddoto mi vengono in mente i primi disegni a china che praticamente regalavo durante le mie partecipazioni ai mercatini artigianali sui banchi di Forte dei Marmi e Pietrasanta … ( ne saranno felici oggi i miei primi collezionisti che trovano i miei disegni oggi all’interno di Gallerie e Fiere d’arte in tutto il mondo ! ) Vendevo cornici in legno che realizzavo io e a volte dentro queste cornici infilavo i miei piccoli animali che andavano letteralmente a ruba. Non avevo capito ancora che quei piccoli lavori erano la chiave  mi avrebbe aperto le porte dell’Arte e mi avrebbero dato la possibilità di far conoscere il mio mondo .

Grazie davvero Andrea, per la piacevole chiacchierata.

Alessio Musella

Intervista fatta in collaborazione con Barbara Paci galleria d’arte

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