Alessandra Sempreboni, “Pittrice”!

Alessandra Sempreboni,
Alessandra Sempreboni,

Oggi tutti utilizzano il termine Artista, ma allora chi è il  pittore ?

 Semplice , un artista che pratica l’arte della pittura, dipinge quadri, affreschi, opere grafiche …

Nel Rinascimento questa figura era considerata alla stregua di artigiano, pagato solitamente per raccontare eventi attraverso immagini, e solo pochi grandi artisti si distinguevano dalla massa di mestieranti più o meno capaci.

Oggi forse non siamo così distanti da queste considerazioni, altrimenti chiunque esce da una scuola d’arte dovrebbe essere un artista, ma spesso è solo un ottimo disegnatore .

Nata nel 1980 a Negrar, un paese nella Valpolicella a Verona.
Una personalità introversa, contraddittoria, tormentata la sua , da qui il suo bisogno di comunicare i propri sogni e visioni e le proprie sensazioni attraverso il disegno, prima ancora che attraverso la vita sociale.

Abbiamo intervistato Alessandra Sempreboni, che attraverso le sue tele, racconta pensieri, intrappola immagini da reinterpretare…

Il tuo primo incontro con l’arte?
Avevo 8 anni …Mia madre  mi portò nel atelier di un pittore veronese di nome Gigi Busato.

Quando entrai nel suo studio rimasi stregata dal profumo dei colori ad olio e le tele accatastate  ovunque.Mi ricordo il senso di  stupore che mi paralizzava … misto ad un senso di euforia… mi sentivo piena di domande…ma non riuscivo  a chiedere nulla.Ringrazio mia madre per quel giorno.

Cosa vuoi trasmettere attraverso le tue opere ?

Che forse i quadri di Busato non  erano  abbastanza ” intimi ” nel subconscio … non mi trasmettevano abbastanza.Ora  cerco di trasmettere a livello inconscio una protesta ambientale che raggiunga e conquisti la coscienza umana… sul raggiungimento di una riconquistata armonia ed empatia tra l’uomo , ogni creatura vivente e il nostro pianeta

Per parlare di arte è necessario aver studiato arte?
A mio avviso ogni persona ha una differente prospettiva della vita.Quindi ognuno di noi può apprezzare l’arte dal proprio personale punto di vista.  Credo non sia necessario aver studiato arte per capirla …sentirla o parlarne.

Per vendere arte è necessario aver studiato arte?
Questa è una domanda complessa..È un mercato estremamente complicato … determinato da innumerevoli fattori.Credo che se un artista ha studiato arte in un accademia ,  a bottega da un pittore o sia autodidatta…cambi veramente poco.Un fattore determinante è  avere un buon livello pittorico  & passione nella propria arte.

Se potessi incontrare un icona del passato chi sarebbe? e cosa gli chiederesti ?
Ho molte icone che mi hanno catturato in questi anni…e non solo nel mio ambito artistico…Se dovessi scegliere forse direi Vincent Van Gogh ..gli chiederei…Di notte  …cosa sogni?

Mi racconti un aneddoto che ricordi con il sorriso ?
È una situazione che mi è  capitata diverse volte…Dipingere una tela in un giardino o un parco di una villa privata senza avere il permesso del proprietario … violando ogni regola.Dipingere magari luoghi personali di queste persone… violare il loro vissuto…Intrufolarsi senza permesso in luoghi intimi e personali…Mi diverto sempre  molto.

Quanto conta oggi la comunicazione?
È  uno dei tanti fattori importanti nella nostra epoca  come lo è  il contatto umano .

Come è cambiato il ruolo del gallerista?
In termini di profitto ha sostituito quasi del tutto il ruolo del promotore dell’arte che purtroppo rivestiva in passato.

Cos’è per l’arte ?
È ciò che mi permette di comprendere e di vivere la mia Vita.  Direi che  il termine corretto  è  che L’arte è la linfa vitale che mi permette di respirare & di vivere.

Grazie Alessandra

Alessio Musella

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